STORIE DI ANIMALI

 

La gallina che non sapeva fare le uova
illustrazioni di Paolo D'Altan
Interlinea junior, Le rane grandi 2013

dai 3 anni

Bellacresta è la gallina più infelice di tutto il pollaio: non sa fare le uova e le altre galline la deridono senza pietà. Solo Cris il piccione è gentile con lei, anche se non può fare niente per aiutarla: finché un giorno arriva con una strana notizia che renderà la Pasqua più dolce...

   

Attenti al cane e al suo padrone
Illustrazioni di  Francesca di Chiara
Collana  I gatti bianchi
Edizioni  Messaggero Padova, 2005

dai 9 anni

Spesso alle spalle di un cane  aggressivo  c’è un padrone più aggressivo di lui. Ma qualche volta arriva una bambina che si chiama Alessandra, sveglia, intraprendente e grande amica dei cani. E allora le cose cambiano in meglio per tutti: per il cane, per il padrone e soprattutto per Alessandra!
Si alzò e si ripulì sbrigativamente il fondo dei pantaloni.
“Io scappo – disse. – tu lo sai cosa succede, se il tuo padrone ci scopre insieme. Comunque domani ritorno e ti porto a spasso nei campi. Vedrai come ci divertiremo…”.
Anche il cane si alzò e la seguì passo passo finché la vide scavalcare la  cancellata. Poi si distese a terra, lungo ed appiattito contro il suolo, di nuovo solo in quella villa troppo grande e silenziosa.
Forse non avrebbe dormito quella notte, aspettando il prossimo appuntamento, rifletté la bambina.
Le piaceva pensare che qualcuno avesse bisogno di lei per essere felice.

(da  ‘Attenti al cane e al suo padrone’)

Detto tra noi:
Se amate i cani, non lasciatevi scappare questa storia!

   

Fuga con lo zoo
ed. Vita e Pensiero

Cosa succede quando uno zoo chiude per sempre ? Gustavo, il vecchio guardiano teme per la sorte dei suoi quattro amici animali e decide di non abbandonarli al loro destino. Ha inizio così una fuga assai movimentata che porta i protagonisti di questa storia prima su un'isoletta del Mediterraneo e poi in Africa, dove li attendono nuove e imprevedibili avventure.

detto tra noi: " Da piccola andavo allo zoo a Milano con mio padre e c'era un custode che faceva fare gli esercizi all'elefante. Nel 1989 ho letto sui giornali che il vecchio zoo doveva essere chiuso e questa notizia mi colpì molto perché mi riportava alla memoria ricordi infantili. Così ho immaginato che il signor Gustavo si sarebbe ribellato e avrebbe portato in salvo gli animali sull'isola."

"L'Egitto era ormai alle spalle.Ora la strada piegava verso sud-est, inoltrandosi nel territorio sudanese, attraverso lande desolate, valli incise da spaccature profonde come ferite, altipiani brulli e ostili.Nei brevi tratti in pianura, un fitto muro d'erbe, alte più d'un metro, correva lungo tutta la strada.
Qua e là, in mezzo alla sterpaglia, apparivano radi alberi spinosi, brutti, pieni di polvere, dai rami contorti come spire di serpenti."

da " Fuga con lo zoo"

"Nel cielo color latte del mattino, che all'orizzonte cominciava a tingersi di rosso, i gabbiani volavano bassi e gridavano con grande schiamazzo. Dal mare arrivavano onde basse e lunghissime, che finivano contro gli scogli quasi senza rumore.
Facevano solo un piccolissimo "sciaff", più lieve di un sospiro, e si rompevano sulla riva con appena una bava di schiuma."

da " Fuga con lo zoo"

  

La rivolta del bosco
ed. Arka

detto tra noi: " La storia è nata dieci anni fa a Oleggio in seguito ad un lavoro svolto con i ragazzi della scuola media dove insegnavo.Si tratta di un racconto ambientato nei nostri boschi dove i protagonisti sono gli animali che vivono qui: i fagiani, gli aironi, la volpe,il gufo, la lepre, i ricci, il coniglio selvatico. Il posto di cui parlo è fantastico, ma legato ai ricordi di quando ero ragazza e facevo passeggiate nei boschi del Ticino.
In ogni favola, se fate attenzione c'è sempre un po' di verità."

E' la storia di una città, Pulitopoli e dei suoi abitanti che si prodigano perchè la loro sia la città più pulita del mondo: infatti l'hanno resa un'oasi dove i marciapiedi sono lavati, le aiuole ben curate e le panchine spolverate.
Per far questo però, scaricano i rifiuti nel vicino bosco. La rivolta dei suoi abitanti è la logica conseguenza. L'egoismo umano si rivela quindi un grande ostacolo alla salvaguardia dell'ambiente e della natura

"Gli animali del bosco erano furibondi. C'erano troppe cose da sopportare e non ce la facevano proprio più.
Pazienza il frastuono dei motociclisti che venivano a fare il cross nel fine settimana, pazienza il passaggio continuo dei cercatori di funghi e dei raccoglitori di frutti selvatici, pazienza anche il subbuglio delle manovre militari, organizzate una volta all'anno dalla vicina caserma "Antonio Signorsì".
Pazienza, pazienza, pazienza........
Ma che i boschi diventassero un immondezzaio, no, questo non si poteva tollerare. Anche perché la sporcizia è proprio la cosa che gli animali detestano di più.Figuratevi ! Spazzano con cura le loro tane, puliscono i nidi, fanno sparire gli avanzi del pranzo, tengono i figli ben ordinati e inoltre....E inoltre non c'è pericolo che lascino in giro qualcosa, tanto sono puliti (a parte le loro cacche, si capisce, ma quelle servono d'ingrasso al bosco).


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